I Depeche Mode sono i protagonisti della nuova puntata di Rock in Onda, il programma condotto da Claudio Fabretti tutti i mercoledì dalle 12 alle 14 sulle web-frequenze di Radio Città Aperta (www.radiocittaperta.it).
Sono stati tra i pionieri del pop elettronico, agli albori degli anni 80. Hanno creato un suono inconfondibile, che è sopravvissuto a crisi personali, mutamenti di gusti e svolte generazionali. Ripercorriamo gli oltre 40 anni d'onorata carriera della ditta Depeche Mode, ricordando il tastierista e fondatore della band Andy Fletcher, che ci ha lasciato lo scorso 26 maggio.
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Depeche Mode
I Depeche Mode da Basildon, nell'Essex, vicino Londra, sono stati esponenti di spicco dell'elettropop, ma la loro carriera ha visto anche l'evoluzione da un suono scanzonato e morbido dei primi lavori ad atmosfere sempre più cupe e angosciate. Una evoluzione che li ha portati a diventare quasi gli unici superstiti della gloriosa stagione del pop elettronico 80's in grado di resistere fino ad oggi.
Alle soglie dell'era glaciale del synth-pop, infatti, l'incubo dell'estinzione scatenò il panico. Ci fu chi si salvò in tempo, reinventandosi nei panni di sofisticato crooner (David Sylvian, Marc Almond), o flirtando con la nascente techno (New Order), o persino ritrovandosi pioniere per caso del futuro post-rock (Talk Talk). Ma i più soccombettero, scivolando nella palude dell'easy listening (Human League, Abc) e dell'arena-rock (Simple Minds, Duran Duran), oppure ritirandosi in buon ordine prima della catastrofe (Ultravox, Tears For Fears, Eurythmics & C.).
I Depeche Mode, malgrado le turbolenze interne dovute ai problemi di depressione e di droga del cantante Dave Gahan, ebbero sangue freddo. E riuscirono addirittura nel miracolo: scampare all'estinzione e divenire al contempo protagonisti della nuova era, perfezionando quella music for the masses già delineata nell'omonimo album del 1987. Un doppio salto carpiato che ha pochi precedenti nella storia del rock. Praticamente nessuno in quella del synth-pop.
Raccontiamo la loro straordinaria storia attraverso 21 brani, anche per ricordare il loro tastierista e fondatore Andy Fletcher, che purtroppo ci ha lasciato lo scorso 26 maggio.
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Scaletta del programma | |
Base strumentale: Nothing To Fear |