"
Songs Of A Lost World" ha riportato alla ribalta il nome dei
Cure, proiettandoli anche
in testa alla Uk Chart, 32 anni dopo l'analogo exploit di "Wish" (1992). Ma Robert Smith non si ferma qui e rivela di avere già piani per i prossimi due album della band.
“Ho già un’idea di cosa sarà il prossimo album”, ha dichiarato Smith in una nuova intervista con NPR. “Conosco già le prossime nove canzoni, perché cinque di esse sono rimaste lì, convivendo tra loro. Ne abbiamo già suonate tre dal vivo. Quindi sono ‘nuove canzoni’ tra virgolette. In realtà, penso che i fan dei Cure si aspettassero da tempo delle versioni definitive di queste canzoni. Le aspettano da tanto, tanto tempo, in alcuni casi da più di 16 anni”.
Alla domanda se il prossimo album sarà “tematicamente simile a questo”, Smith ha risposto: “No, il terzo lo sarà. Nella mia mente, è come se seguisse un arco di redenzione. È così che lo vedo a livello concettuale. Principalmente si tratta di note appuntate sul muro che mi ricordano cosa dovrei o non dovrei fare. Quindi il prossimo sarà un album di transizione, a seconda di come verrà strutturato e di quali canzoni finiranno per essere incluse al suo interno. Ci sono quattro canzoni incredibilmente tristi ancora da pubblicare, e sono tentato di cercare di abbinarle ad altre leggermente più sperimentali per il prossimo album, lasciando il terzo per qualcosa di molto più leggero e ottimista. Questa è la mia intenzione; se ci riuscirò o meno, è tutto da vedere”.
A meno di due settimane dalla sua uscita (1° novembre), il nuovo disco dei
Cure, "
Songs Of A Lost World", ha dunque già raggiunto un importante risultato in termini commerciali. Il nuovo album della band inglese – che segna anche la prima raccolta di materiale originale in 16 anni – è diventato il primo album dei Cure a raggiungere la testa delle classifiche dalla pubblicazione di "Wish" nel 1992.
Per presentarlo, i Cure hanno tenuto due concerti presso il Bbc Radio Theatre, per poi eseguire integralmente il nuovo disco a Londra, al Troxy, il giorno stesso dell'uscita, in un torrenziale set di tre ore (
qui lo streaming integrale).
“
Songs Of A Lost World” è il loro quattordicesimo in studio e primo dai tempi di "
4:13 Dream" (2008). Un disco concepito in parte dal vivo, durante la
tournée mondiale Shows of a Lost World. Cinque brani su otto ("Alone", "A Fragile Thing", "And Nothing Is Forever", "I Can Never Say Goodbye" ed "Endsong") hanno avuto una genesi live e sono stati successivamente rielaborati in sala di registrazione.
Scritto e arrangiato interamente da Robert Smith, l'album è stato prodotto e mixato dal cantante e da Paul Corkett presso i Rockfield Studios, in Galles.
"Volevo che questo album avesse un’atmosfera. Alcuni dischi dei
Cure sono tematici. ‘
Disintegration’, ‘
Pornography’ o ‘Bloodflowers’ hanno un'atmosfera, un nucleo emotivo. Ecco, mentre scrivevo la musica dell'album, c’era coesione”. Così Robert Smith racconta "Songs Of A Lost World".
Per Robert Smith e compagni, dovrebbe arrivare a breve anche il documentario di Tim Pope, annunciato qualche anno fa. “Si farà sicuramente - assicura Smith - è una cosa in corso”. All’orizzonte, dopo quella con
Gorillaz,
Deftones e
Noel Gallagher, ci sarebbe anche un’altra collaborazione al momento top secret.