Da quel film è nato anche un album. È una preghiera nel vuoto - da solo all'Alexandra Palace - un ricordo di un momento strano e precario della storia. Spero che vi piaccia.
Appare lontanissimo
Nick Cave nella copertina di "Idiot Prayer: Nick Cave Alone at Alexandra Palace". È altrettanto isolato durante le riprese dell'omonimo film-concerto, quasi fosse lui la "ragazza nell'ambra" raccontata in "
Skeleton Tree". Dopo aver annullato e riprogrammato a causa del Covid-19 le date live annunciate a seguito della pubblicazione di "
Ghosteen", il 19 giugno 2020, nella West Hall dell'Alexandra Palace di Londra, Cave registra la
performance sotto la regia di Robbie Ryan. L'esibizione verrà prima trasmessa in streaming il 23 luglio, poi nelle sale cinematografiche e infine rilasciata su disco a novembre. Nel 2019 l'ex-
Birthday Party aveva posto le basi per tali esibizioni con il tour "Conversations With..." dove inframezzava i dialoghi con il pubblico a versioni dei brani suonate solo al pianoforte. Cave aveva pensato alla possibilità di registrare in studio le nuove versioni: poi l'arrivo del
lockdown ha cambiato anche questo piano.
A dare nuovi significati a "Idiot Prayer: Nick Cave Alone At Alexandra Palace" è un fattore: quella parola, "alone". L'assenza del pubblico. Senza considerare, ovviamente, la testimonianza diretta di vederlo dal vivo; quando uscì nel 2018 "Distant Sky: Live in Copenhagen" e successivamente l'omonima versione cinematografica, si poteva apprezzare un Nick Cave nella dimensione ideale: circondato dai fidati Bad Seeds, immerso nell'affetto della folla, pronto a gettare ogni molecola di se stesso nei brani. E come la storia del rock insegna, gran parte del successo di molti live album è proprio nell'interazione tra musicisti e spettatori, uniti nel dare nuova forma alle canzoni.
Il primo impatto è spiazzante. La pubblicazione è una testimonianza artistica nata in tempi in cui i musicisti continuano a interrogarsi sul proprio ruolo e su come vivere della loro musica e diffonderla in un periodo così delicato. L'ascolto/visione non compenserà la mancanza di uno show dal vivo di Nick Cave, ma "Idiot Prayer: Nick Cave Alone At Alexandra Palace" è un buon modo per riflettere e lenire l'attesa.
Spoglia dei fluttuanti vestiti cuciti da
Warren Ellis, "Spinning Song" diventa un'introduzione parlata, ideale collegamento con la sezione
spoken"Parents" di "Ghosteen". Sul finale il testo cambia, il destinatario no:
Well, this prayer is for you my love
Sent on the wings of a dove
Upward and upward
L'immagine della colomba, la preghiera, seguono subito dopo nella
title track tratta da "The Boatman's Call" del 1997. Il racconto degli ultimi momenti del condannato a morte, intento a interrogarsi sulla possibilità di rivedere l'amata (il tutto nella maniera di Cave, poiché forse è stato lui stesso a ucciderla), permette a frasi come "Will I bid you, adieu?" e "Or will I be seeing you soon?" di connettersi ai drammi del Covid-19, dove l'Inferno è la pandemia mondiale.
Solo voce e pianoforte, le canzoni sono figlie dello medesimo unico disco: gli strazi di "The Boatman's Call" sono gli stessi del Distico del Dolore "Skeleton Tree"-"Ghosteen", ogni dichiarazione d'amore viene da un unico cuore. Il Re Inchiostro non inserisce in scaletta solo
ballad o i momenti più melodici del repertorio: propone passaggi eternamente infuocati come "The Mercy Seat" o "Papa Won't Leave You, Henry".
Tale soluzione musicale permette di concentrarci ancora una volta sulla bellezza dei testi e su come ogni parola sia il distillato della sua anima. Le risate alla fine di "(Are You) The One That I've Been Waiting For" conducono a uno dei momenti più struggenti di "Ghosteen" qui ancora più straziante: "Waiting For You".
La
tracklist spazia tra graditi ripescaggi come "Sad Waters" ("Your Funeral... My Trial" del 1986), "He Wants You" da "
Nocturama", "Palaces Of Montezuma" del
side-project Grinderman di cui Cave ha annunciato il ritorno, l'intenso inedito "Euthanasia" e gli immancabili classici.
Appare lontano e isolato, Nick Cave, nella copertina di "Idiot Prayer: Nick Cave Alone At Alexandra Palace" eppure basta ascoltarlo per capire che non c'è mai stato così vicino.
22/11/2020