“Boy From Michigan” saluta l’ingresso di Grant nel mondo adulto: all’età di 52 anni il musicista trova la forza per volgere lo sguardo al passato senza dover essere necessariamente mordace e spiritoso, per uscire allo scoperto affidando alla sincerità dei testi il personale mondo di luci e ombre.
Ancora una volta la musica pesca nella tradizione pop americana dei Beach Boys, di Elton John e Harry Nilsson, filtrata attraverso la sensibilità di maestri dei synth come Vangelis, Jean-Michel Jarre e Tangerine Dream. L’album è anche il frutto di una collaborazione imprevista, John e la sua amica Cate Le Bon si sono ritrovati in quel di Reykjavik bloccati dalla pandemia: due mesi di registrazioni hanno infine dato vita all’album più completo dell’ex-Czars.
Definito dall’autore come "la trilogia del Michigan", il trittico iniziale è non solo fortemente autobiografico ma anche musicalmente intenso e avvincente.
Gli otto minuti della title track alternano inquietudini e riflessioni, mentre synth e drum machine duettano con l’evocativo suono del sax, aprendo la strada a una delle melodie più ariose e ardenti del disco, “County Fair”. La voce di Grant è come una carezza, la melodia è degna dei Beach Boys di “Pet Sounds”, ed è facile perdersi nei meandri di una delle ballate più empatiche dell’album.
Conclude il trittico una delle canzoni più sofferte ,“The Rusty Bull”, un algido synth-pop dai toni industrial che mette a nudo paure infantili, simbolicamente riassunte in una scultura di metallo raffigurante un Minotauro, una statua che John vide da bambino e che ne ha turbato i sogni insieme ai primi timori legati alla omosessualità.
Liberati i fantasmi del passato, il musicista si tuffa a corpo libero nelle braccia del romanticismo più sensuale: il piano conduce le danze di “The Cruise Room”, mentre il suono del clarinetto e del synth lasciano le sonorità in bilico tra passato e presente.
Spetta invece all’elettronica da film a luci rosse tenere a bada le voyeuristiche e carnali figurazioni di “Mike And Julie”, una storia di sesso occasionale dove Grant sfrutta l’avvenenza femminile di un’amica per stimolare l’attenzione di un uomo.
Il nuovo album del musicista americano è il ritratto di un uomo non solo volitivo, ma anche politicamente e socialmente sensibile, non è un caso che le note di synth più aspre siano quelle di “Your Portfolio”, un feroce attacco al consumismo made in Usa, ed è sprezzante il contrasto tra il romanticismo retrò di “The Only Baby” e la perfida raffigurazione di Trump come figlio bastardo della statua della libertà.
Anche quando la musica devia verso la sfuggente insensatezza di “Rhetorical Figure” e la leggerezza euro-disco di “Best In Me”, è evidente che la metamorfosi di Grant è si in uno stato avanzato, ma ben lungi dall’essere completata: “Boy From Michigan” è il primo atto di una rivelazione ancora tutta da svelare. Grant ha ulteriormente affinato il modo di raccontare e raccontarsi, anche quando l’emotività sembra sfuggire verso la prevedibilità (“Just So You Know”), la musica è incantevole e mai superflua (“Dandy Star”).
Mai così franco e diretto, il musicista mette insieme una serie di canzoni liricamente impressionanti, nelle quali l’intensità delle melodie va di pari passo con il disprezzo e il terrore che prova nei confronti della madre patria (John ha lasciato l’America per andare a vivere in Islanda).
A suo modo sfarzoso, “Boy From Michigan” è mitigato da una produzione brillante (Cate Le Bon) e da una voce unica, abile nello scandire ogni frase, ogni parola, con una profondità e un’autenticità che non lasciano molto spazio al dubbio.
Quando alfine le delicate note di “Billy” fanno calare il sipario, John Grant prende per mano l’ascoltatore, l’invito a non restare vittime della mascolinità tossica, l’esortazione nel trovare il coraggio di affermare la propria fragilità è il messaggio finale di un album poetico e viscerale come pochi, un inatteso ritorno alla forma per un artista che, al pari del solo Sufjan Stevens, è riuscito a raccontare i tanti dolori e le poche gioie del sogno americano.
(04/07/2021)