Gossip

Real Power

2024 (Columbia)
indie-rock, dance-punk, neo-soul

Nessuno o quasi si aspettava il ritorno dei Gossip, lo storico trio indie-rock americano che aveva attraversato la scena come un tornado a fine anni Zero. Quindici anni dopo il successo di "Music For Men" (2009) e della hit dance-punk "Heavy Cross", e dodici anni dopo il loro ultimo album ("A Joyful Noise", 2012), il trio composto da Brace Paine, Hannah Billie e Beth Ditto si riaffaccia sul mondo della musica con un album, "Real Power", che sa sì di dance-punk e di indie-rock dei tempi andati, ma cede anche molto il fianco a motivi disco e soft-rock. Come per "Music For Men", in veste di produttore si ripresenta la leggenda vivente Rick Rubin, che una volta di più dà mostra della capacità di concretizzare le idee musicali della band in un insieme solido, concreto e fulminante.

Quelli che ascoltiamo in questo nuovo album sono necessariamente dei Gossip un po' invecchiati, non più giovani ed entusiasti e non più fieramente sulla cresta dell'onda di una scena, quella indie, che nel frattempo si è a sua volta alquanto appiattita. Lo stile è lo stesso: audaci riff di chitarra tra il funk e il punk che sembrano riprendere i tratti post-punk di inizio anni 80 (Gang Of Four, Xtc) e, nella produzione spesso cedevole a colorazioni synth, suoni che richiamano i più recenti Lcd Soundsystem. Fin dalla prima traccia sembra subito di ritrovarsi all'apice del revival wave di marca indie, a fine anni Zero.

Ma, come si diceva, i toni in generale appaiono smorzati e più riflessivi: mentre la musica occhieggia decisa verso nostalgie disco, la dirompente voce soul di Beth Ditto canta di comprensione reciproca, relazioni che nascono e che muoiono, linguaggi e segnali, aspettative e realtà. La tracklist secondo la band è legata insieme dal tema del "trauma collettivo e personale", ed è impossibile ignorare il fatto che le tracce siano state prodotte subito prima (inizio delle sessioni nel 2019) e subito dopo la pandemia, con tutto quello che è successo in mezzo.
Ecco perché più che il post-punk fortemente assertivo della band statunitense, sentiamo spesso più canzoni ballabili da locale, che richiamano semmai certe idee disco music contemporanee, come quelle dei Lucius o di Jessie Ware. Se quindi tracce come "Act Of God", l'apertura, o il singolo di punta "Real Power" - ispirato alle proteste di Black Lives Matter - ricordano più i tempi dell'ingenuo ed esplosivo indie di "Standing In The Way Of Control" (2006), la vera nuova anima della band si ritrova più nell'enigmatica new wave di "Don't Be Afraid" o nell'incalzante neo-soul di "Tell Me Something". Canzoni adulte per un pubblico adulto, con suoni ricercati, arrangiati con attenzione.

In sostanza, si può parlare di un album che può tranquillamente piacere ai fan storici della band, compresi quelli che hanno iniziato a seguirla da teenager o poco più e ora vanno per i quaranta. I suoni sono quelli che ricordiamo e che ci aspettiamo, e per certi versi tutti questi anni non sembrano affatto trascorsi. Ma a ben ascoltare una crescita c'è ed è anche notevole: un grande rilassamento, nello stile e negli intenti, che accoglie influenze disparate e costruisce sul successo della formula di "Heavy Cross" (pur non replicandola pari pari) riconsegnandoci un trio sempre influente e capace. Non un nome sbiadito del passato, quello dei Gossip, ma un gruppo ancora creativo e in grado, se non di stupire, certo ancora di coinvolgere.

25/03/2024

Tracklist

  1. Real Power
  2. Don't Be Afraid
  3. Crazy Again
  4. Edge Of The Sun
  5. Give It Up For Love
  6. Turn The Card Slowly
  7. Tell Me Something
  8. Light It Up
  9. Tough
  10. Peace And Quiet

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