New romantic

L'era dei Blitz Kids e dei loro discepoli

Il movimento new romantic, che attraversò gli anni 80 del synth-pop e della new wave, al centro della nuova puntata di Rock in Onda, il programma condotto da Claudio Fabretti tutti i mercoledì dalle 12 alle 14 sulle web-frequenze di Radio Città Aperta (www.radiocittaperta.it).
Dai numi David Bowie-Roxy Music ai pionieri Visage, dagli Ultravox ai Japan, dagli Human League al tandem Duran Duran-Spandau Ballet, da Adam Ant ai Culture Club, una panoramica sulla stagione più glamour del decennio sintetico per eccellenza, raccontata insieme al nostro redattore Marco Bercella.

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New romantic

Agosto 1980, il Pierrot post-atomico David Bowie rilascia il singolo "Ashes To Ashes", un brano simbolo del neonato movimento "new romantic" che anticipa l'uscita dell'album "Scary Monsters". Dopo aver debuttato al numero 4 delle classifiche inglesi, trainato dall'epocale videoclip di David Mallet, il brano schizza in capo a due settimane al numero 1, lanciando nell'etere l'ennesima versione del Duca Bianco, e con essa il new pop degli anni 80. Il pop della television era, quella in cui il video uccide la star della radio, come opportunamente preconizzarono i Buggles solo pochi mesi prima. Per scegliersi le comparse da inserire nel clip, David pesca fra i devoti che danno vita a sfrenati party in suo onore a Londra, prima al Billy's e poi al Blitz Club. Tra i quattro fortunati che vedete campeggiare qua e là in abiti eccentrici tra le solarizzazioni del costosissimo corto sonoro trovate Steve Strange, ossia l'uomo (o meglio, il ragazzo) che a quel tempo decideva le sorti delle serate mondane di molti giovani londinesi.
Infatti, mentre l'amico Rusty Egan è alla console a sparare sulla pista da ballo Giorgio Moroder, i Kraftwerk, la Yellow Magic Orchestra, i Roxy Music del nuovo corso, naturalmente il Bowie berlinese, e le neonate leve sintetiche inglesi (Human League e The Normal su tutti), Steve - novello Nerone - è posizionato all'entrata del locale, e col movimento del pollice decide insindacabilmente chi può accedere alla festa e chi no. Alla larga i freak, i punk sciamannati, i collegiali, quelli coi jeans svasati e la t-shirt, dentro i pirati dal trucco stilizzato, gli chic effeminati, gli agghindati con abiti geometrici, le capigliature cotonate, e così via.
La cifra stilistica dei cosiddetti Blitz Kids rifugge, insomma, la sciatteria e l'anonimato a favore di una connotazione creativa ed eccentrica, mettendo alla porta tanto l'estetica giovanile britannica quanto quella americana, in favore di una rivisitazione in chiave chic-kitsch della Mitteleuropa finita sugli scudi proprio grazie a Moroder, ai Kraftwerk e a quegli esuli anglo-americani che hanno riscritto da Berlino le pagine del rock d'avanguardia nel triennio 77-79 (la sacra triade Bowie-Eno-Iggy, per intenderci).
Se cercate la personificazione del trovarsi al posto giusto nel momento giusto, la scorgerete nelle fattezze di Steve Strange e di Rusty Egan, nel 79-80 a Londra, Covent Garden, Blitz Club. Ma anche in quelle di Boy George e dei fratelli Kemp, che impareremo a conoscere negli Spandau Ballet: e questo per rimanere nel campo musicale e limitarci ai nomi di grido, giacché quel locale partorì anche fior di stilisti destinati a dettar legge sulla moda giovanile, non solo inglese, per almeno un quinquennio.

Il Blitz a Londra

Ma i due amici Steve Strange e Rusty Egan non sono solo i mattatori delle notti più cool dei club londinesi, infatti partecipano anche alla nascita di un supergruppo – del quale ci siamo occupati nella puntata intitolata O Superband - si tratta dei Visage, che nascono come una specie di gemellaggio tra Magazine e Ultravox, con una line-up che raccoglie la crema del synth-pop dell'epoca: Billy Currie e Midge Ure (rispettivamente violino/tastiere e futura voce/chitarra degli Ultravox) e poi ¾ dei Magazine, vale a dire il chitarrista John McGeoch, il bassista Barry Adamson e il tastierista Dave Formula. Secondo la definizione di Strange, il termine "Visage" stava a indicare l'attitudine "visuale" del gruppo ("Vis") e la nuova era ("Age") della dance. E il frutto prelibato di tanta grazia è una ballata di dance atmosferica in puro stile new romantic di nome "Fade To Grey".

Da allora in poi è una fioritura di artisti che in qualche modo ammiccano allo stile "new romantic". Ci sono gli Ultravox del nuovo corso targato Ure, che sposano la decadenza mitteleuropea alle suggestioni futuristiche dell'elettronica, ci sono gli struggenti e truccatissimi Japan di "Gentlemen Take Polaroids", così come altre stelle della synth-wave e del pop elettronico del decennio, in qualche modo condizionati da quella estetica (Orchestral Manouvres In The Dark, gli Human League di "Dare", i primi Talk Talk, ma anche nomi meno noti eppur validi di quella stagione, come Icehouse, Associates, A Flock Of Seagulls, Naked Eyes, Classix Nouveaux).
Trionfano gli abiti eccentrici, come i costumi da pirata dell'intrepido Adam Ant e dell'ambiguo Pete Burns (Dead Or Alive), in qualche modo in competizione con l'approccio "gender bender" di Boy George, alla testa dei suoi Culture Club. Si buttano nella mischia anche istrionici e raffinatissimi frontman come Martin Fry (Abc) e Dr. Robert (Blow Monkeys). E sulle copertine dei rotocalchi spopola la competizione tra i divi "teen idol" Duran Duran-Spandau Ballet, che però, almeno all'inizio, nasconde anche un'indubbia qualità musicale, troppo spesso ingiustamente dimenticata (e i primi coniarono anche la stessa espressione "new romantic" all'interno del loro 45 giri d'esordio "Planet Earth").

Attraversiamo questa ubriacante stagione musicale avvalendoci anche dei puntuali interventi del nostro ospite Marco Bercella di OndaRock e senza dimenticare un'appendice italiana, tutta dedicata al neoromantico Enrico Ruggeri, in veste solista e da padrino musicale della musa italodisco Diana Est.


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Discografia

Scaletta del programma
  1. David Bowie – Ashes To Ashes
  2. Visage - Fade To Grey
  3. Ultravox – I Remember (Death In The Afternoon)
  4. Midge Ure & Mick Karn - After A Fashion
  5. Japan – Nightporter
  6. Duran Duran – Planet Earth
  7. Spandau Ballet – To Cut A Long Story Short
  8. Abc – Poison Arrow
  9. Roxy Music – True To Life
  10. Icehouse – Hey Little Girl
  11. Associates – White Car In Germany
  12. Adam & The Ants – Prince Charming
  13. Human League – Don’t You Want Me
  14. Omd – So In Love
  15. A Flock Of Seagulls – Wishing (If I Had A Photograph Of You)
  16. Talk Talk – Today
  17. Culture Club – Victims
  18. Dead Or Alive – You Spin Me Round
  19. Blow Monkeys – Heaven Is A Place I'm Moving To
  20. The Rescue – Messages
  21. Naked Eyes – Promises Promises (Tony Mansfield mix)
  22. Classix Nouveaux – Guilty
  23. Enrico Ruggeri – Polvere
  24. Diana Est - Le Louvre


Base strumentale: Visage - Fade To Grey (extended instrumental)




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