Sull'estro, il gusto e il talento di Jamie XX credo nessuno possa avanzare dubbi, ma da qui ad avere ogni volta la capacità di concretizzare un disco con tutte le caratteristiche dell'instant classic la faccenda è tutt'altro che scontata. Al momento della pubblicazione integrale, sei tracce di "In Waves" sono già note, le altre sei sin dai primi ascolti si posizionano in scioltezza sul medesimo livello qualitativo, quasi sempre a ridosso dell'eccellenza. Nove anni dopo il raffinato minimalismo di "In Colour" il producer londinese amplia a dismisura la palette dei colori (anche se per la copertina questa volta punta su un bianco e nero psichedelico) centrifugando decenni di club culture in tre quarti d'ora netti, fondendo un imponente ventaglio di stili e sub-generi.
Materiale composto ex novo, col piglio del beatmaker nerd che ha studiato a fondo ogni anfratto della musica da ballo (replicando in musica il medesimo approccio che Quentin Tarantino applica dietro la macchina da presa), oppure preso a prestito e cucito insieme utilizzando numerosi sample. Stralci di musica del passato che riemergono a nuova vita, riaccendendo i riflettori su protagonisti troppo presto scivolati nel dimenticatoio, come il soulsinger J.J. Barnes (la sua "I Just Make Believe", un r&b del 1973 in perfetto Motown style, è la leva dalla quale si sviluppa "Dafodil") o Tina Moore, un buon successo nel 1997 la "Never Gonna Let You Go" che qui funge da incipit per l'intero album.
Quando si punta sui sample, il confronto con gli australiani Avalanches è uno dei primi a saltare in mente, e Jamie XX non ci ha pensato due volte a invitarli per elaborare insieme "All You Children", loro che sulle potenzialità del sample hanno costruito una carriera, una ragione di vita. Ma, dicevamo, "In Waves" racchiude un ventaglio di stili, che spazia dalla deep house ("Wanna" è soltanto il primo di una serie di azzeccatissimi colpi da maestro), perfetta per visualizzare quei tramonti balearici in grado di suggellare una giornata indimenticabile, ai breakbeat che caratterizzarono la prima Uk garage ("Treat Each Other Right", ovvero come mantenere insieme folli cambi di pitch senza far perdere solidità al brano), che rendono alla perfezione la sensazione di appagamento che si prova all'interno di un club, quando la girandola di suoni ti avvolge facendoti sentire al centro dell'universo.
Dentro "In Waves" ci sono Ibiza, Miami, Berlino, Detroit, Londra, Chicago, ma quello che viene rappresentato non è un dancefloor che sta andando in frantumi, lasciando in terra soltanto detriti, come accade ad esempio nelle creazioni di Burial, no, qui il dancefloor è vivo e vegeto, e sopra vi si sviluppa una dannata voglia di ballare. Certo, nella realtà il mondo delle discoteche non sta passando il miglior momento della sua storia, ma Jamie XX vuole difendere i propri sogni di adolescente, mettendo a punto un mood vibrante, gioioso, denso di groove, impegnando tutto sé stesso per concedere validi motivi affinché le persone tornino a popolare notti interminabili. Jamie vive per questo, lo si percepisce in maniera netta: è la sua vita, il suo lavoro, la sua mission.
Nella sontuosa "Dafodil" riunisce intorno alla stessa idea l'esperienza di Panda Bear e due astri in ascesa come la rapper londinese John Glacier (se non la conoscete ancora ne sentirete parlare molto presto) e la cantante e violoncellista losangelina Kelsey Lu (un album e già tante collaborazioni all'attivo), generazioni diverse unite in maniera armoniosa per il raggiungimento di uno scopo comune. Per Robyn, Jamie imbastisce un vestitino multicolor intitolato "Life", un fuoco d'artificio corredato da mille piccole trovate, compresa una chitarra flamenco che si scorge per un nonnulla. Jamie racconta di aver completato "Life" al rientro da una serata trascorsa in console al Pacha: dopo averla ascoltata, non stentiamo a crederci. La lunga e strutturata "Breather" fonde insieme tre parti, transitando dalla techno berlinese all'ambient, fino alla house in cassa dritta, tutto nella medesima traccia, con una cura dei suoni mai meno che impeccabile.
"Still Summer" è un altro highlight, buona per il dancefloor, buona per un aperitivo al tramonto, buona per un ascolto casalingo o per accompagnare un lungo viaggio in macchina, una delle tante facce di questo prisma euforico che è "In Waves". Dentro c'è anche la storia di Jamie, che si riunisce a Romy e a Oliver Sim per "Waited All Night", come a voler lenire l'attesa per il prossimo progetto firmato XX. Non che si siano mai persi di vista, sia chiaro, Jamie è stato saldamente al fianco dei due anche nei recenti esordi solisti, proprio mentre - negli ultimi quattro anni - sfruttava qualsiasi ritaglio di tempo libero per completare "In Waves".
Il materiale non si esaurisce con le dodici tracce della tracklist base: nella deluxe edition della versione in vinile è allegato un 12 pollici con ulteriori cinque canzoni. Oltre a tre singoli centellinati nel corso degli ultimi due anni ("It's So Good", "Let's Do It Again" e "Kill Dem") compaiono anche due inediti, "F U", con ospite alla voce Erykah Badu, e la più docile "Do Something". Entrambe sembrerebbero catturate live (si sente il vociare del pubblico) nel bel mezzo di una boiler room.
"In Waves" non rappresenta lo stato dell'arte della musica elettronica, non è avanguardistico come altri lavori electro contemporanei, non c'è nulla che guardi verso il futuro o rielabori la scena post-rave, ma fornisce un'incontenibile scarica di adrenalina. L'atmosfera da party è evidenziata dalla presenza di brani come "Baddy On The Floor", che registra un altro featuring importante, Honey Dijon. L'album ha anche il pregio di possedere un'intrinseca fruibilità, caratteristica che contribuirà ad allargare l'audience del suo autore, grazie alla presenza di canzoni in grado di funzionare alla perfezione tanto su una pista da ballo quanto su TikTok quanto su qualsiasi playlist costruita su Spotify.
Dopo un lavoro di questo spessore, la fila di estimatori presenti fuori la porta di Jamie XX non potrà che diventare ancor più lunga, e in mezzo a loro aumenterà a dismisura il numero di musicisti che desidereranno collaborare con lui. Un successo annunciato, e ultrameritato.
23/09/2024
Bonus Deluxe Edition