Johnny Blue Skies - Passage du Desir

2024 (High Top Mountain)
progressive country

Dopo "High Top Mountain" (2013) – dignitoso album di debutto, benché forse prigioniero del mito di Waylon Jennings – e l'epocale "Metamodern Sounds In Country Music" (2014), uno dei dischi country più importanti e originali del nuovo millennio, Sturgill Simpson ha continuato a mostrare un'integrità artistica irreprensibile, oltre alla volontà camaleontica di non ripetere mai le stesse sonorità per due progetti consecutivi, passando così da un disco barocco e con forti tinte soul, come "A Sailor's Guide To Earth" (2016), al blues rock screziato d'elettronica di "Sound & Fury" (2019), dal bluegrass dei due volumi di "Cuttin' Grass" (2020) alla country opera di "The Ballad Of Dood & Juanita" (2021).
Proprio durante il tour di supporto a quest'ultimo il musicista ha subito un'emorragia alle corde vocali, che lo ha costretto a operarsi e l'ha lasciato per un po' di tempo senza voce, facendolo sprofondare nella depressione. Se ne è così andato in viaggio, prima in Thailandia per sei mesi, poi in Francia, dove ha scritto queste otto nuove canzoni e ha recuperato le proprie capacità canore.
Il 12 luglio di quest'anno è quindi uscito "Passage du Desir" (titolo preso in prestito da una zona di Parigi), registrato in parte a Londra, presso gli studi di Abbey Road, e in parte a Nashville, presso la Clement House, uno degli studi di riferimento per il bluegrass e la musica country indipendente.

Si tratta del primo album in cui il suo nome non compare in copertina: è stato infatti intestato a Johnny Blue Skies, un soprannome che gli era stato affibbiato quando era ancora sconosciuto e suonava nei bar di Nashville. Si potrebbe discutere sulla reale necessità del cambio di nome: l'artista ha già modificato la propria veste sonora molte volte in passato, quindi non è certo l'ennesima svolta a giustificarlo, così come risulta bizzarra la spiegazione ufficiale, ossia che sin dall'inizio della sua carriera aveva intenzione di pubblicare solo cinque album a proprio nome (dal computo sono stati esclusi i due volumi di "Cuttin' Grass", in quanto composti prevalentemente da riletture del suo stesso canzoniere).
Che si tratti di un'impellenza personale o di un'operazione per generare curiosità intorno al nuovo progetto, quel che importa è che Simpson ha realizzato il suo disco country più originale e riuscito dai tempi del già citato "Metamodern Sounds…" (discorso a parte per "Sound & Fury", che è molto peculiare, ma tocca l'universo country solo marginalmente).

La scaletta è aperta da "Swamp Of Sadness": violino, mandolino e fisarmoniche (evocazione dei cabaret parigini?) introducono un brano che sembra volersi riallacciare alle origini outlaw country del cantante. La partenza da un luogo sicuro per un viaggio verso l'ignoto.
"If The Sun Never Rises Again" è influenzata tanto dall'r&b, quanto dal soft rock a cavallo fra anni Settanta e Ottanta: percussioni vellutate, accordi di pianoforte, appena un velo di organo elettrico, limpidi fraseggi di chitarra blues, da qualche parte fra Marvin Gaye e Chris Rea, ma senza perdere l'allure della musica country.
"Scooter Blues" è un misto fra country e blues rock, con un attacco talmente archetipico da ricordare più brani storici in contemporanea: fra gli altri, "Get It On" dei T. Rex, "Green River" dei Creedence Clearwater Revival, "Last Of The Steam Powered Trains" dei Kinks e "Why Not Me" delle Judds, grande classico del country anni Ottanta. Non stupisce in particolare la connessione ai T. Rex, dato che Simpson ha indicato in Marc Bolan uno dei punti di riferimento del suo stile chitarristico, in particolare nella costruzione di riff e groove.
"Jupiter's Faerie" è una lunga ballata guidata da un sovrapporsi e alternarsi di pianoforte elettrico e acustico, con un finale orchestrale nel segno di un progressive country dalle atmosfere cosmiche.

La breve "Who I Am" torna verso la corrente outlaw, con tanto di mandolino e twang di chitarra elettrica in omaggio alla scuola di Bakersfield, provocando uno stacco netto con "Right Kind Of Dream", caso più unico che raro di brano country influenzato dal post-punk (la cavalcata del basso è inequivocabile al riguardo). Anche l'effettistica e le sovraincisioni applicate alla voce di Simpson sembrano voler provocare uno spaesamento etereo e nostalgico, in linea con i riferimenti della base strumentale. In maniera forse incidentale, la canzone ricorda sia "Johnny And Mary" di Robert Palmer, sia la misconosciuta "Some Things Never Change", pubblicata nel 1983 dai norvegesi Fra Lippo Lippi, per quanto ovviamente queste non possedessero elementi country.
In chiusura "Mint Tea" – con chitarra acustica effettata col phaser, chitarra steel e tappeto di percussioni – e i quasi nove minuti di "One For The Road", un secondo tentativo di country cosmico, in particolare grazie al finale onirico, con sezione ritmica al rallentatore e lunghi bending di chitarra che hanno fatto fioccare per la Rete paragoni con i Pink Floyd (Slant, Saving Country Music e Lexington Herland-Leader, mentre su Pitchfork si parla di shredding e non se ne capisce il motivo, dato che l'assolo non accelera mai, né utilizza tecniche particolarmente complesse, di cui peraltro Simpson è ben capace, da virtuoso dello strumento quale è).

I testi, fortemente autobiografici, parlano di depressione ("Swamp Of Sadness", "If The Sun Never Rises Again", "Who I Am"), di viaggi alla ricerca della propria identità ("Scooter Blues" è sul suo soggiorno in Thailandia), della perdita di amici e persone importanti ("Jupiter's Faerie") e della fine di una lunga relazione sentimentale ("One For The Road", forse sulla separazione da sua moglie?). C'è spazio per una sola canzone d'amore nel senso classico del termine, ossia "Right Kind Of Dream".
Come in un gioco di estremi, buttando un occhio ai momenti più tradizionali dell'universo country e l'altro molto al di là dei suoi confini, dove quasi nessuno finora s'era spinto (nel nuovo millennio forse solo Hank Williams III), sempre e caparbiamente evitando ciò che va per la maggiore nelle radio di settore, Simpson ha posto un altro tassello fondamentale di una carriera ormai prestigiosa.

01/08/2024

Tracklist

  1. Swamp Of Sadness
  2. If The Sun Never Rises Again
  3. Scooter Blues
  4. Jupiter's Faerie
  5. Who I Am
  6. Right Kind Of Dream
  7. Mint Tea
  8. One For The Road




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