Voglio essere GainsbourgAnni Novanta. Montepulciano, provincia toscana, terra ricca di storia, di buon vino, e di giovani che cercano di far trascorrere in qualche modo quelle giornate scarne tutte uguali. In estate magari ci scappa una puntatina verso il mare, zona Follonica, ma le domeniche passate a studiare e a santificare le feste nella "provincia cronica" sono di una noia mortale. Si inganna la monotonia provando a beccare la tipa più carina, e a Francesco Bianconi un pomeriggio il colpaccio della vita capita davvero. Anche se non proprio in senso sentimentale.
(da "Il musichiere 999")
Posso solo esistere/ In eterno vivereSenza la sentita interpretazione di Rachele, una traccia come la commovente "La canzone del parco" non sarebbe mai stata la stessa. Un brano costruito in due sezioni contrapposte: nella prima - più glaciale, con quella linea cantata genialmente spezzettata - viene descritta la situazione amorosa di una giovane coppia che si incontra dopo la scuola; nella seconda, impreziosita da un crescendo che toglie il fiato, la scena è osservata dal punto di vista della natura circostante, di un albero in particolare, che rimpiange di non poter vivere le medesime sensazioni, il medesimo coinvolgimento dei due innamorati.
Senza avere gli attimi/ Degli amanti giovani
(da "La canzone del parco")
Tremavo un po' di doglie blu"Il sussidiario illustrato della giovinezza", già lo si sarà percepito, è un disco che riflette anzitutto i pruriti tipici dell'età adolescenziale: la scrittura di Bianconi crea, strofa dopo strofa, il romanzo erotico dei giovani Baustelle, che prende il via dagli sfocati ricordi d'infanzia narrati ne "Le vacanze dell'ottantatre", dove un'introduzione plasticosamente sintetica tele-trasporta l'ascoltatore dritto nei primi anni 80. Francesco, su un ritmo di bossanova, si rivede ragazzino in colonia al mare, a osservare i più grandi, ancora senza malizia. Nostalgie temporalmente estranee al reale universo anagrafico di Bianconi, ma perfette per coinvolgere una fetta di pubblico con qualche anno in più, che rivive nostalgicamente nelle scene richiamate dal testo e in quella musica gradevole e lasciva.
E di esistenza inutile
Vibravo di vertigine
Di lecca-lecca e zuccheri
(da "Gomma")
Antiomologata adolescenza torbidaL'erotismo si cela ovunque: persino quando si narra del genitore anti-moderno di provincia tipico di quegli anni, come il papà rappresentato in "Sadik", che in gioventù, negli anni 60, divorava fumetti erotici. Erotismo che si consuma nei rapporti occasionali, fugaci e clandestini di "Io e te nell'appartamento". Erotismo incontenibile nel corpo di "Martina", quella voglia di crescere che la fa imbattere in errori formativi, in amori sbagliati, in inaudite sofferenze che seguono incontri progettati solo per combattere la solitudine.
Meglio di dovere lavorare in fabbrica
(da "Sadik")
Incontri per solitudineFrancesco, come ogni ragazzo degli anni 90, adora sia il grunge di Seattle che il nostro rock "alternativo", quello di Marlene Kuntz, Csi, Afterhours, Diaframma e di tutte le band che seppero dimostrare come poter cantare musica rock in italiano in maniera credibile, senza rendersi ridicoli. Le trame chitarristiche di Claudio Brasini che finiscono dentro la già citata "Martina" (ma anche in "Sadik"), accompagnate da certe inflessioni del cantato che ricordano quelle di Cristiano Godano, fanno sì che i primi Baustelle siano "accettati" non soltanto da tutti i teenager che si sentivano perfettamente rappresentati da quelle canzoni, ma anche da un certo pubblico più "esigente", quello che non si rispecchia nelle classifiche di vendita, ma ricerca i propri miti scavando negli anfratti meno a portata di mano della musica indipendente.
Mascara denso per nudità
Piccole catastrofi per minuti intimi
Tutto ciò significa scavare in profondità
(da "Martina")
Amore fra cinque anni dove andrò?Bianconi adora sia i grandi compositori di area pop, quali Burt Bacharach e Phil Spector, sia i cantautori del secondo Novecento, in particolare italiani e francesi: Gainsbourg, Brassens, Brel, De André, Tenco, Battiato, Fossati. Nei suoi testi, in parte autobiografici, ama parlare delle proprie ambizioni, in particolare quella di voler provare a costruirsi un'immagine da moderno chansonnier, rifacendosi ai songwriter da lui ammirati: ne parla apertamente ne "Il musichiere 999", altra prova di grande spessore, sia testuale che musicale, con una delle tante riuscite code strumentali che nobilitano il disco. Versi come "Voglio essere Gainsbourg" e "Il tabacco di De André" non temono di mostrare obiettivi temerari. Poco più che ragazzino, già si divertiva a registrare su cassetta bizzarre musiche che immaginava utilizzabili per il grande schermo; sul retro di copertina del "Sussidiario" fa persino stampare la frase, tenera e profetica, "Baustelle è disponibile per colonne sonore".
E tu chi sarai? E chi saremo noi?
(da "La canzone del riformatorio")
Il tabacco di De AndréProdotto da Amerigo Verardi per la piccola etichetta Baracca&Burattini, con i limitati mezzi di produzione che gli conferiscono un suono decisamente lo-fi, il "Sussidiario" diffonde quella deliziosa spontaneità in grado di far innamorare non soltanto gli ascoltatori ma anche molti critici e addetti ai lavori, conquistando il titolo di "Miglior Debutto dell'Anno" assegnato dalla rivista specializzata Il Mucchio Selvaggio. Il disco andrà velocemente fuori catalogo, divenendo introvabile fino al novembre del 2010, quando verrà finalmente ristampato. Oltre alla versione su cd, identica all'originale, sarà realizzato un sontuoso box commemorativo in edizione limitata, oggi quotatissimo, il "Cofanetto illustrato della giovinezza", curato graficamente da Alessandro Baronciani. Nel box, oltre alle edizioni in cd e - per la prima volta - in vinile, vengono inclusi un 10" contenente un demotape risalente al 1996, con cinque tracce fra le quali gli inediti "I ragazzi venuti dallo spazio" e "Nouvelle Vague", un 7" con nuove versioni riarrangiate di "Gomma" (per la quale sarà distribuito un nuovo videoclip) e "La canzone del parco", più un booklet di 24 pagine ricco di foto e illustrazioni.
E una fica come te
(da "Il Musichiere 999")
22/11/2020