Dopo il martirio della donna, ecco il martirio interiore e personale. Se il precedente "Girl With Basket Of Fruit" era infatti incentrato sui drammi vissuti dal mondo femminile, il nuovo "Oh No" degli Xiu Xiu risente dei problemi di salute mentale dell'uomo dietro il progetto, Jamie Stewart, il quale, poco dopo la pubblicazione del disco del 2019, ha condiviso sui social la necessità di annullare il tour e recuperare il suo equilibrio. Una delicata dinamica privata a cui si è aggiunto il dramma mondiale del Covid-19.
Composto nella solita Los Angeles, al sicuro - e in parte obbligato - tra le mura casalinghe, "Oh No" vede Stewart affiancato dall'ormai inamovibile Angela Seo (anche produttrice e autrice dei sempre divertenti videoclip), con la preziosa presenza di Lawrence English e di Greg Saunier dei Deerhoof. Molto significativo il fatto che Stewart abbia curato un periodo di chiusura nei confronti del mondo e delle relazioni con un disco collaborativo, dove ogni canzone è un duetto con un altro artista. Colleghi e amici che, oltre a rinnovare la fiducia dell'artista nella musica, hanno contribuito a una tregua tra il cantante e quei demoni che hanno sempre caratterizzato la sua produzione.
Nelle quindici tracce di "Oh No", la voce di Jamie Stewart è sempre un sussurro carico di pathos, un racconto vocalmente flebile di liriche ben più intense. Si parte con "Sad Mezcalita" insieme a Sharon Van Etten, uno scambio struggente per chitarra sopra un lamentoso sottofondo; stessa atmosfera, ma intessuta sui tasti di un pianoforte, per "I Cannot Resist" in cui troviamo Deb Demure dei Drab Majesty, a cui segue "The Grifters" con Haley Fohr (Circuit Des Yeux), dove la performance lirica racconta un'amicizia spezzata. A interrompere brevemente la sequenza di duetti tra Stewart e ospiti femminili, è proprio Greg Saunier dei Deerhoof in "Goodbye For Good".
Per la title track arriva l'artista e regista Susanne Sachsse, con cui la band aveva collaborato in "Original sin. A concert": un contributo in tedesco per un un pezzo sintetico e gonfio di campionamenti. Ripetizioni ossessive, ritmi e dissonanze in "Rumpus Room" (con Angus Andrew dei Liars) e "Fuzz Gong Fight" con Angela Seo.
Superata "I Dream Of Someone Else Entirely" (insieme al compositore Owen Pallett), arriva uno dei pezzi forti dell'album: la cover di "One Hundred Years" dei Cure cantata con la regina delle tenebre Chelsea Wolfe, qui ancora più ossessiva e martellante. C'è un po' d'Italia in "A Classic Screw", con la presenza di Fabrizio Modonese Palumbo dei Larsen, già compagno di battaglia di Stewart nel progetto XXL.
A chiudere, i featuring della leggenda del punk losangelino Alice Bag ("Knock Out") e "A Bottle Of Rum", il passaggio più melodico del lotto, scelto come primo singolo, con Liz Harris aka Grouper.
Concluso dal breve messaggio finale di Valerie Diaz impresso in "ANTS", "Oh No" vede gli Xiu Xiu tornare in pista senza compromessi. Un disco in cui dolore e bellezza convivono in quell'equilibrio di cui Stewart non solo è artefice, ma anche primo protagonista.
26/03/2021