Metz

Up On Gravity Hill

2024 (Sub Pop)
grunge, post-hardcore, nu-gaze

Con "Up On Gravity Hill" i Metz giungono al traguardo del quinto album, senza considerare una raccolta di outtake, un live e un paio di Ep. Si tratta della prima uscita dopo l'esordio solista del leader Alex Edkins, che nel 2022 si è mosso per la prima volta senza il supporto degli storici compagni di viaggio per realizzare il suo "disco della pandemia" a nome Weird Nightmare. Esperienza ripetuta l'anno seguente con i Noble Rot, progetto in quel caso condiviso con Graham Walsh degli Holy Fuck. In parallelo anche il bassista Chris Slorach si è sganciato provvisoriamente, per aggregarsi alla mutevole line-up degli Armed, partecipando alle registrazioni (in qualità di cantante e chitarrista) degli apprezzati "Ultrapop" e "Perfect Saviors". Ma è all'interno dei Metz, nel trio completato dal portentoso batterista Hayden Menzies, che i neo-papà Alex e Chris rendono al meglio delle proprie possibilità.

Al netto di qualche ovvio ampliamento stilistico, a conferma della linea intrapresa nei due precedenti lavori, in "Up On Gravity Hill" non si fatica a riconoscere l'arrembante attitudine della formazione di Toronto, che - come d'abitudine - serve una manciata di canzoni di quelle che spaccano sin dalla prima nota. Otto tracce marchiate nuovamente Sub Pop, delle quali tre diffuse in anteprima, che confermano tutto quanto di buono è stato sempre detto e scritto sui Metz, protagonisti di un grunge-post-hardcore d’assalto, che da sempre ci fa sentire come se stessimo in sala prove accanto a loro. Quel suono crudo e viscerale, quel caos ordinato figlio dei Nirvana e di tanti lavori firmati da Steve Albini, artisti sempre rigorosamente "against", proprio come loro.

"Up On Gravity Hill" è un disco solidissimo, che ti arriva dritto in faccia, grazie a tracce potenti del calibro di "Glass Eye" ed "Entwined", ma che riesce a costruire a suo modo una certa rotondità radio friendly, come accade in corrispondenza di "Never Still Again". Ad arricchire il risultato finale provvedono le (tutto sommato abbastanza impercettibili) presenze di Owen Pallett e Amber Webber, l'ex-voce femminile dei Black Mountain, gradita ospite in "Light Your Way Home", epilogo che si discosta dal resto dell'album per dirigersi verso orizzonti nu-gaze, lambendo il territorio dei Nothing, altro gruppo che nel nuovo millennio ha partecipato alla rivitalizzazione e al rilancio dei suoni di matrice nineties.
Edkins nei ritagli di tempo si sta dedicando anche alla scrittura di colonne sonore, ma sono piccole deviazioni dalla strada maestra, la vera partita la gioca sempre nei Metz, in queste chitarre ossessive supportate da una sezione ritmica devastante. È lui il leader carismatico e la voce espressiva di una delle band col più alto rating medio degli ultimi vent'anni.

16/04/2024

Tracklist

  1. No Reservation / Love Comes Crashing
  2. Glass Eye
  3. Entwined (Street Light Buzz)
  4. 99
  5. Superior Mirage
  6. Wound Tight
  7. Never Still Again
  8. Light Your Way Home






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