Record Store Day

Dieci artwork raccontati - RSD 2016

Il Record Store Day, la festa che celebra su scala mondiale i negozi di dischi che “resistono” all'avvento della musica in digitale, si arricchisce ogni anno di un numero sempre più elevato di titoli in edizione limitata realizzati per l'occasione: centinaia di ristampe, rarità, uscite speciali, inediti, bootleg, raccolte, cofanetti, e così via. Una vera e propria scorpacciata per tutti gli amanti della musica su supporto fisico, con una particolare predilezione per il vinile che, anche quest'anno, è il protagonista assoluto dell'evento (ma, in parallelo, si conferma la volontà di recuperare persino le musicassette). Testimonial dell'edizione 2016 del Record Store Day sono i Metallica con l'inedito “Live At Le Bataclan” del 2003, ma il catalogo è costellato di vere e proprie “chicche”. Come l'anno scorso, in collaborazione con lo staff di Stampaprint, abbiamo selezionato 10 titoli e ne raccontiamo la storia e l'artwork.

bowiemanwhosoldquartaversione_600_03David Bowie - “The Man Who Sold The World” (Rhino) Definire “chicca” questa pubblicazione firmata Rhino rischia quasi di sembrare riduttivo. Un picture disc 12 pollici stampato in sole 5.000 copie per un album che ha vissuto così tante metamorfosi da non permettere quasi più di orientarci tra le sue innumerevoli edizioni. Pubblicato originariamente nel 1970 solo in America con una copertina disegnata dal fumettista Michael J. Weller, l'artwork rappresentava con toni vagamente pop art un cowboy (preso sul modello di John Wayne) munito di fucile collocato davanti all'ingresso spettrale del Cane Hill Hospital, un centro di salute mentale della periferia sud di Londra. Il fumetto rimasto vuoto doveva recitare: “Roll up your sleeves and show us your arms” (rimboccati le maniche e mostraci le tue braccia), in riferimento all'uso delle droghe e delle armi.
Dopo l'entusiasmo iniziale, Bowie bocciò l'artwork e chiese alla Philips Records di affidare l'incarico al fotografo Keith MacMillan. Il risultato fu del tutto diverso: MacMillan ritrasse Bowie in un celebre scatto presso la Haddon Hall, sontuosa dimora di campagna situate nel Derbyshire. Bowie era ritratto disteso su una chaise longue, il vestito di satin disegnato da Michael Fish e i lunghi boccoli a incorniciare il volto (è il periodo di "Hunky Dory"), l'ultimo foglio di una intera risma pronto a raggiungere gli altri sul pavimento. Questo artwork accompagnò l'edizione del 1971 pubblicata nel Regno Unito. Ma già l'anno successivo, in occasione della ristampa firmata Rca, “The Man Who Sold The World” possedeva una terza copertina: qui Bowie era fotografato da Brian Ward nell'atto di dare un calcio, in un gesto completamente diverso rispetto alla grazia quasi sovrannaturale della foto di MacMillan. Il picture disc stampato da Rhino per il Record Store Day 2016 riprende invece una rara edizione tedesca del 1971 originariamente realizzata su copie numerate da Mercury Records. La copertina raffigura un cerchio rosso dentro il quale un Bowie alato e raffigurato con i capelli lunghi e il volto sorridente ha il corpo di una grande mano sull'atto di lanciare la Terra a mo' di biglia. Sempre di Bowie, in occasione del RSD, escono il singolo di “TVC15” a 40 anni esatti dalla prima uscita (sempre per Rhino) e il box “I Dig Everything – The 1966 Pye Singles” per BMG/Sanctuary.

charlatans500x500_01The Charlatans – “Trouble Understanding (Norman Cook Remix)” (BMG) Soltanto 1.500 copie in totale per questa versione “balearica” del brano dei Charlatans firmata da mister Fatboy Slim in persona. Il vinile nero 12 pollici ospita due versioni della canzone rivisitate dal geniale Norman Cook: il suo remix destinato ad accompagnare le serate estive dei fortunati possessori e un bizzarro remix a cappella. “Trouble Understanding” era contenuta nell'ultimo album pubblicato dai Charlatans, “Modern Nature”, uscito a inizio 2015. La foto di copertina che ritrae la band delle West Midlands immersa in colori pastello porta la firma della fotografa inglese Cat Stevens, già autrice dello scatto di copertina di “Modern Nature” (il set è con ogni probabilità il medesimo) e nel recente passato all'opera con artisti come Nick Cave, Pj Harvey, Joanna Newsom, Knife, Deerhunter.

foalsartworkraindaffodils_600Foals - “Rain” / “Daffodils” (Warner) Soltanto cinquemila copie in vinile 7 pollici per questo doppio Lato A che presenta un brano inedito della formazione inglese, “Rain”, e una cover esclusiva della “Daffodils” di Mark Ronson. Il tutto contenuto nel magnifico artwork realizzato per l'occasione da Leif Podhajsky, graphic designer e art director ceco di origini, australiano di nascita e londinese d'adozione. Podhajsky aveva già collaborato con i Foals per l'artwork dei precedenti “Holy Fire” e “Inhaler” e in occasione del recente videoclip di “A Knife In The Ocean”, nonché con altri progetti musicali: pressoché tutte le pubblicazioni dei Tame Impala, la copertina del debut album degli All We Are, e ancora Lykke Li, Bonobo, Splashh e molti altri ancora. Da avere.

greenriverdemos1984copertina_01.Green River1984 Demos (Jackpot) Qui entriamo a piedi pari nella pura mitologia. Nel 1984 i Green River erano un quartetto di Seattle del quale facevano parte Mark Arm e Steve Turner, successivamente fondatori dei Mudhoney, e Jeff Ament, a sua volta iniziatore e tuttora bassista dei Pearl Jam. Di lì a poco entrerà in formazione anche Stone Gossard. In ogni caso, i Demos artigianali del 1984 registrati e masterizzati da Chris Hanzsek sono considerati all'unanimità il primo disco grunge della storia. La giornalista Verna Doherty di tale Zine Orgy Issue riceve il nastro e commenta: “Non ho idea se questa incisione verrà pubblicata o no, ma sono certa che questa band prima o poi saprà tirare fuori qualcosa e quindi la recensisco in ogni caso. Non è punk, non è noise, non è industrial o new wave. È solo quello che è, prendere o lasciare”. Le nove tracce restano di fatto inedite fino a oggi, e vengono stampate in sole 2.000 copie in una versione vinile che contiene anche il flyer utilizzato ai concerti, l'adesivo della band e il link per il download. In quanto allo scatto in copertina, ammetto di aver dovuto scomodare l'entourage della band di Seattle per venirne a capo (grazie Vincent!). L'autore della fotografia è Mike Leech e rappresenta i Green River sul palco del Gorilla Gardens di Seattle, la sera del 7 dicembre 1984. Non può ancora sapere, invece, che quella che sta fotografando è l'alba di una nuova scena musicale.

jasonmolinavanzandtcover_600Jason Molina - The Townes Van Zandt Covers (Secretly Canadian) Questa è una di quelle storie che meritano di essere raccontate. La leggenda – che poi leggenda non è – vuole che l'artista e disegnatore William Schaff incontrò Jason Molina all'inizio degli anni Duemila, in occasione di un concerto dei suoi Songs:Ohia. Ne nacque un'amicizia durata negli anni e corroborata da uno scambio di “favori artistici” a dir poco fuori dal comune: Molina chiese a Schaff di realizzare un suo ritratto nello stile delle creature partorite dalla sua matita, e Schaff accettò, a una condizione. Ovvero che il buon Jason, in cambio, gli registrasse le cover di Townes Van Zandt che gli aveva sentito eseguire quella notte sul palco. E indovinate chi fu a realizzare la copertina del capolavoro "The Magnolia Electric Co."? In occasione del RSD 2016, arriva il vinile 7 pollici contenente le due cover di Van Zandt (“I'll Be Here In The Morning” e “Tower Song”) corredate da un artwork realizzato da Schaff per l'occasione e intitolato “Apropos of everything”, una creatura scheletrica in volo. 3.500 in tutto le copie a disposizione.

joestrummergangstervilleartwork_600Joe StrummerGangsterville (Legacy) Il singolo “Gangsterville” fu pubblicato nel 1989 come estratto dall'album “Earthquake Weather”, pressoché l'unico album solista nell'intera carriera di Joe Strummer (ovvero senza Mescaleros, 101'ers, ovviamente Clash, etc.). Il singolo viene ristampato su vinile 12 pollici e, soprattutto, con un artwork inedito realizzato a quattro mani dallo stesso Strummer insieme a Josh Cheuse. La grafica si rifà in modo molto parziale alla copertina originale, ma differisce per un maggior numero di elementi e particolari presenti nel quadro (di fatto l'unico leitmotiv è la presenza dell'automobile azzurra). Due i lati: sul primo si trovano i brani “Gangsterville” e “Punk Rock Blues”, sul secondo “Sleepwalk” e “Cholo Vest”.
Curiosità: tra i musicisti che affiancano Strummer nell'album, figura il batterista Jack Irons, già all'opera con Red Hot Chili Peppers e a metà anni Novanta con i Pearl Jam.

manicstreetpreachersadesignforlifeManic Street PreachersA Design For Life
(Legacy) Il primo brano scritto dalla band gallese dopo la misteriosa e irrisolta scomparsa di Richey Edwards. Il bassista Nicky Wire, che ne curò i testi, la descrisse come “un lampo di luce da un luogo profondamente oscuro”. Inviò i carteggi a James Dean Bradfield e Sean Moore che, dopo averli letti, scrissero la musica in dieci minuti. In realtà la canzone parla dei conflitti di classe e della condizione delle fasce più povere della popolazione, pare – ma non è mai stato affermato – in risposta alla spensieratezza disinteressata di “Girls & Boys” dei Blur. Resta il fatto che “A Design For Life”, poi confluito nell'album “Everything Must Go” (di cui proprio in questi giorni si celebra il ventennale) è considerato uno dei picchi dell'intera parabola della formazione di Blackwood.
Per il Record Store Day 2016 uscirà un'edizione limitata di 2.000 copie in vinile 12 pollici: sul Lato A “A Design For Life” e “Dead Trees And Traffic Islands”, sul Lato B “A Design For Life (Stealth Sonic Orchestra Remix)” e “Mr. Carbohydrate”. La particolarità di questa edizione è il doppio artwork che la accompagna: quello esterno in Mirri Card nell'elegante color rame riproduce l'originale del 1996, mentre quello interno, stampato, è firmato dall'artista Mark Farrow.

oceancolourscenemoseleyshoalscopertina_600Ocean Colour Scene - “Moseley Shoals” (UMC) Il disco più incredibilmente sottovalutato dell'intera scena britannica anni Novanta, impregnato di sonorità britpop mescolate con le radici blues della formazione di Birmingham, festeggia il ventennale della pubblicazione - originariamente sotto label Mca - con una speciale edizione in vinile rosso su due lati (va specificato che l'album non era mai uscito su supporto in vinile). La copertina di “Moseley Shoals”, divenuta nel tempo l'immagine più celebre della formazione inglese, ritrae Steve Cradock, Simon Fowler, Oscar Harrison e Damon Minchella in posa per John Rankin davanti al Jephson Memorial, minumento a forma di tempio situato nei Jephson Gardens presso la cittadina di Leamington Spa, nel Warwickshire. Il tutto virato con toni seppia. Rankin nel corso dei decenni ha firmato decine di copertine di celebri artisti britannici e non solo: tra le altre, “Last Night on Earth” degli U2, “Different Class” dei Pulp, “The Boy Racer” di Morrissey, “Matador” di Gaz Coombes e persino “L'eccezione” di Carmen Consoli.

superchunkcopertinatossingseeds_600SuperchunkTossing Seeds: Singles 1989-91 (Merge) Nostalgici dell'indie-rock unitevi: la raccolta dei primi singoli dei Superchunk non è altro che la prima (la prima!) uscita full length della gloriosa Merge Records, l'etichetta di casa Superchunk che pubblicava questo lavori il 1° aprile 1992. L'immagine di copertina fu dipinta dall'artista Wendy Moore e rappresenta (o meglio: sembra rappresentare) un patio circondato da un giardino, piante in vaso, una sedia e, proprio al centro, un gatto bianco e nero sonnecchiante. L'artwork è completato dagli scatti di Jay Brown, fotografo che a partire dagli anni Ottanta ha ritratto un numero impressionante di band americane. Soltanto 900 le copie che verranno stampate per l'occasione su vinile con download card inclusa. Nelle 13 canzoni figurano anche cover di Shangri-Las (“Train From Kansas City”), The Flys (“Night Creatures”) e Sebadoh (“It's So Hard To Fall In Love” e “Brand New Love”).

xiuxiutwinpeakscopertina_600_01Xiu XiuXiu Xiu Plays The Music Of Twin Peaks (Bella Union) Una delle uscite più attese del Record Store Day 2016, per distacco. In pratica i Xiu Xiu che reinterpretano alla loro maniera i temi scritti da Angelo Badalamenti per la celebre serie di culto diretta da David Lynch. La registrazione in studio segue l'esibizione commissionata lo scorso anno dalla Australia's Gallery of Modern Art in occasione della mostra “David Lynch: Between Two Worlds”. Prodotto dall'ex-membro della band Jherek Bischoff e mixato da Greg Saunier dei Deerhoof, questo doppio Lp (il primo vinile è rosso, il secondo è blu) esce negli States per Polyvinyl e in Europa per Bella Union: in tutto duemila copie che sicuramente andranno a ruba. L'artwork rappresenta in modo minimale un cerchio rosso nel cui centro sono rappresentate due vette che vanno a incrociarsi in una doppia X.

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