Six Organs of Admittance

Burning The Threshold

2017 (Drag City)
songwriter, psych-folk, fingerpicking

L'uscita del nuovo disco di Six Organs Of Admittance, progetto solista di cantautorato folk-drones a firma Ben Chasny (Comets On Fire, Badgerlore, 200 Years, Rangda, August Born), provoca un primo fremito di primavera. Recentemente avevamo visto Chasny impegnato in un inedito processo compositivo per "Hexadic"/"Hexadic II" (Drag City, 2015) e col progetto Coypu per "Floating" (Miei, 2016), un album realizzato a Torino con Paul Beauchamp (Blind Cave Salamander, Almagest!), Fabrizio Modonese Palumbo (Blind Cave Salamander, Almagest!, ( r ), Larsen) e Daniele "Lo Dev Alm" Pagliero. In questo nuovo passaggio Chasny è accompagnato da altri amici e collaboratori tra cui Damon & Naomi (Galaxy 500) e Haley Fohr (Circuit Des Yeux) alle voci, Ryley Walker alla chitarra e Chris Corsano (Flaherty/Corsano Duo, Rangda, Dimension X) alla batteria.

L'inizio di "Burning the Threshold" prende ispirazione dal poeta Wallace Stevens, che col corale verso iniziale del refrain di "Things as They Are" - "Angels Are Necessary" - ci traghetta in un disco esaltante, di una bellezza estatica. Questo proemio suona come una dichiarazione d'intenti, in cui Chasny sovrappone la propria poetica a quella di un autore che ha dedicato anche una raccolta di saggi alla poesia ("The Necessary Angel: Essays on Reality and the Imagination", Alfred A Knopf, New York 1951). "Things As They Are" incarna infatti quel processo consapevole di creazione musicale e capacità interpretativa, sul piano intellettuale ed emozionale, che si legge in controluce nell'opera di Chasny.

"Burning The Threshold" è un felice incontro tra cantautorato, fingerpicking e soul nelle loro più ampie accezioni, tra tradizione musicale americana di ascendenza folk e quella black. Racchiude una formula fatta di coralità e groove, ripetizione di microcellule e costruzione di un racconto senza ricorrenze.
Tra le migliori sintesi troviamo il gospel psichedelico di "Taken By Ascent", sensuale e avvolgente, e l'antica ballata "Threshold Of Light", intrisa di un personale misticismo che penetra la musica di Six Organs. Intimi e pieni di pathos sono invece "Adoration Song" e "Under Fixed Starts", brani mossi da impeti e pulsazioni diverse.
Il finale esprime le due anime del disco: lo strumentale imperioso di "St. Eustace", che rievoca trame chitarristiche math-rock à-la Victor Villareal/Sam Zurick (Cap'n Jazz/Owls/ Ghosts and Vodka), e l'elegia sospesa di "Reflection".

Chasny è un chitarrista strepitoso. La sua capacità di costruire armonie e di intesservi melodie di chitarra e voce lo definisce come autore e strumentista in maniera del tutto personale. La sensazione del "già sentito" dentro le trame dei brani fa prima di tutto parte di un processo di appropriazione e rielaborazione della più profonda cultura americana che (ri)cerca un equilibrio tra uomo e natura, con lo spirito di una narrativa vitalistica come quella di Henry David Thoreau o di un cinema pulsionale come quello di Kelly Reichardt.

"Burning The Thresold" è capace di attaccarsi a ogni gesto della giornata così come alle più oniriche immaginazioni ad occhi aperti. Esce dalle casse e continua ad andare in "repeat", in previsione di rimanervi per gran parte del 2017.
Particolarmente consigliato ad appassionati di Yo La Tengo, Joan of Arc ed Elliott Smith, come di Jim O'Rourke, Grouper e William Tyler.

19/04/2017

Tracklist

  1. Things As They Are
  2. Adoration Song
  3. Reservoir
  4. Under Fixed Stars
  5. Around the Axis
  6. Taken By Ascent
  7. Threshold of Light
  8. St. Eustace
  9. Reflection

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