Seconda parte della doppia puntata dedicata alla storia del Festival di Sanremo raccontata attraverso i suoi grandi ospiti internazionali, al centro di Rock in Onda, il programma condotto da Claudio Fabretti tutti i mercoledì dalle 12 alle 14 sulle web-frequenze di Radio Città Aperta (www.radiocittaperta.it).
Da Diana Ross a David Bowie, da Bruce Springsteen agli U2, dai Blur ai Placebo, da Antony a Elton John, la nostra passerella prosegue dal 1990 fino ai nostri giorni.
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Sanremo International/ 1
Sanremo International/ 2
Una puntata in due parti con al centro l'evento musicale del momento, ovvero Sanremo, che notoriamente è il Festival della canzone italiana, ma noi che siamo dispettosi abbiamo voluto ribaltare la prospettiva e farne un festival internazionale, collezionando proprio i più importanti artisti stranieri approdati negli anni all'Ariston. Ospiti internazionali che negli ultimi anni, ahimè, si sono diradati molto a causa di scelte molto discutibili che hanno fatto del Festival una specie di caravanserraglio, tra sportivi, attori, comici, saltimbanchi e marchette varie a film e programmi televisivi, il tutto a scapito della musica internazionale, che invece nella storia sanremese ha avuto un ruolo importante attraverso una serie di personaggi prestigiosi che hanno calcato il palco del Teatro Ariston.
La nostra ideale "parata di stelle" parte dal 1978, uno dei primi anni in cui si sono davvero aperte le porte del festival agli artisti stranieri, che invece in passato erano stati solo chiamati qualche volta a partecipare alla gara in coppia a cantanti italiani, per interpretare canzoni che non avevano quasi niente a che fare con il loro repertorio. Un'edizione tra le più significative anche in campo nostrano, vinta dai Matia Bazar con "E dirsi ciao", davanti all'epica "Un'emozione da poco" di Anna Oxa e a Rino Gaetano con "Gianna". E per l'occasione venne anche chiamata sul palco una conturbante Grace Jones a cantare la sua fortunatissima cover del classico di Édith Piaf "La Vie En Rose".
Da allora, per molti anni, è stata una formidabile sequenza di esibizioni: dalla pantomima teatrale di Kate Bush in "Hammer Horror" al volo sulla liana (con relativo schianto) del Peter Gabriel di "Shock The Monkey", dai Depeche Mode su Harley Davidson per la loro "Stripped" ai Queen ribelli del playback di "Radio GaGa", dagli indimenticati America di "Survival" e Talk Talk di "Why Is It So Hard?" ai due ex-Beatle Paul McCartney e George Harrison, "separati in casa", in una stessa, memorabile edizione (quella del 1988, la più ricca di tutte, un vero festival internazionale dentro quello della canzone italiana).
Con la prima parte - 30 brani - arriveremo fino alla fine della stagione d'oro degli ospiti stranieri a Sanremo, culminata con il tramonto del decennio 80.
La successiva tranche prende invece in esame il periodo dal 1990 ad oggi, segnato da un progressivo declino della sezione internazionale del Festival, ma sempre illuminato dalle sporadiche incursioni di star di prima grandezza. Ecco allora manifestarsi, in tutta la sua grazia rosa-shocking, una sempre splendida Diana Ross sulle note della sua hit "Upside Down" (alla corte di Pippo Baudo, nel 1993) e atterrare sul palco dell'Ariston un alieno di nome David Bowie, introdotto da un emozionato Mike Bongiorno e deciso a promuovere a tutti i costi il suo rivoluzionario "Earthling". E poi negli anni abbiamo visto susseguirsi un intenso Bruce Springsteen, in versione acustica con la sua ballata "The Ghost Of Tom Joad", l'infervorata Alanis Morissette di "Jagged Little Pill", Bono e The Edge degli U2, tra battaglie politiche e canzoni intimiste come "All I Want Is You", gli impertinenti Blur di "Charmless Man", un indisciplinato (eufemismo) Brian Molko alla testa dei suoi Placebo, una delle ultime performance della compianta Dolores O'Riordan con i suoi Cranberries, il sempiterno Burt Bacharach con i suoi medley strappacuore, il commovente Antony di "You Are My Sister" e il non meno toccante Elton John di "Your Song", ma anche una pattuglia di nuove stelle del pop-rock mondiale, come i vari Moby, Rufus Wainwright, Damien Rice, Hozier, Stromae & C..
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1. Grace Jones - La Vie en Rose (1978) |