Pink Floyd, Nick Mason sui Maneskin: "Non li ho mai sentiti, preferisco ascoltare Hendrix e Clapton"

17-04-2025
Nick Mason ha ammesso di non aver mai ascoltato i Maneskin, la rock band italiana che ha conquistato il pubblico internazionale negli ultimi anni. “Non li ho mai sentiti”, ha dichiarato il batterista dei Pink Floyd in una intervista al Corriere della Sera, aggiungendo poi: "Preferisco ascoltare ancora i miei contemporanei, Hendrix, Clapton, Ginger Baker…".
Alla domanda su come vorrebbe che fra cento anni fossero ricordati i Pink Floyd, Mason ha replicato: "Come una band che faceva grande musica, nonostante la terza guerra mondiale tra Roger e David: nel 1967 pensavo che sarei rimasto nella band 3 anni e mi sarei trovato un lavoro vero. E invece eccomi ancora qui".

Nella stessa intervista, Mason aveva dribblato con una battuta l'ennesima domana su una possibile reunion dei Pink Floyd. "Dovrebbe risorgere Mandela per rimetterci insieme, come accadde nel 2005, ma non è possibile, mi sa". E a proposito dei due rivali, Roger Waters e David Gilmour, aveva sottolineato: "Oggi si odiano ancor più di ieri, ma quando stavamo insieme, probabilmente, il contrasto era la loro forza creativa", ha rivelato Mason, concludendo che "non c’è più ragione di fare nulla, ormai è meglio che ognuno vada per conto suo". A proposito dei rapporti con gli ex-compagni, Mason aveva già rivelato: “Non parlo con David da un po’. Sono stato alle Barbados e lì ho visto molto più Roger che David”.

Lo show del 1972 dei Pink Floyd - dal vivo, ma senza pubblico - tra le rovine millenarie dell’anfiteatro romano di Pompei fu "un concerto coi fantasmi", secondo Nick Mason, che si prepara a vedere quel film tornare nelle sale dal 24 al 30 aprile in versione restaurata e rimasterizzata in 4K e Dolby Atmos, con il titolo "Pink Floyd at Pompeii MCMLXXII".
"È buffo come ci siamo subito abituati all’idea di sostituire il pubblico con un luogo straordinario", racconta Mason in un'intervista a Rolling Stone, ricordando con affetto quell’esperienza che definisce al tempo stesso straniante e stimolante. In quell’occasione, il gruppo stava attraversando una fase creativa decisiva: avevano appena finito di registrare "Meddle", con brani come "Echoes" e "Of These Days", che anticipavano l'epoca d'oro dei capolavori come "The Dark Side Of The Moon" e "Wish You Were Here".
"All’inizio era piuttosto strano suonare senza pubblico, poi ci abbiamo preso gusto", spiega Mason, tornato a suonare a Pompei alcuni anni fa con la sua attuale band, Nick Mason’s Saucerful of Secrets. L’ambiente stesso diventava parte integrante della performance, in un’atmosfera polverosa e arcaica. "Ricordo la polvere, granulosa e calda. Era un’alternativa perfetta all’assenza del pubblico". Nel film, Roger Waters martella un gigantesco gong, David Gilmour è accovacciato nella polvere con la sua chitarra, Rick Wright al pianoforte e Mason domina la scena dietro alla batteria. Le riprese si svolsero in pochi giorni, quasi all’improvviso, tanto che la band fu costretta a cancellare alcuni concerti nel Regno Unito.

Oggi Mason si dice orgoglioso del lascito dei Pink Floyd, anche se ammette che col senno di poi ci sarebbero state cose da fare meglio. In particolare, per quanto riguarda la gestione di "The Dark Side Of The Moon" all'epoca, Mason afferma che uno dei suoi più grandi rimpianti è che i Pink Floyd non abbiano trascorso più tempo a portare l'album in tour e che non si siano filmati mentre lo eseguivano dal vivo. "Se si potesse tornare indietro nel tempo e rifare tutto da capo, probabilmente avremmo dovuto prenderci più tempo, suonare 'Dark Side' dal vivo più a lungo e non preoccuparci di tornare in studio per realizzare 'Wish You Were Here'", dice. "Abbiamo passato un bel po' di tempo in studio senza divertirci molto, quando invece avremmo potuto prendercela con più calma, fare più concerti dal vivo e filmarli". E sull’acquisizione del catalogo da parte della Sony commenta: "È stata una buona idea. Lo gestiranno meglio di noi, che avremmo passato il tempo a discutere".
Di recente i Pink Floyd hanno condiviso il nuovo trailer di "Live at Pompeii" rimasterizzato, che arriverà nei cinema e in Imax il 24 aprile, mentre la prima pubblicazione in vinile dell’album dal vivo è prevista per il 2 maggio.
Il film mostra i Pink Floyd esibirsi in alcuni classici del periodo pre-"Dark Side", come “Echoes”, “One Of These Days” e “Careful With That Axe, Eugene”, all’interno dell'anfiteatro romano di Pompei, vicino al sito della famosa eruzione vulcanica, oltre a riprese in studio mentre la band registrava il suo leggendario album "The Dark Side Of The Moon".
Il compositore Steven Wilson, incaricato del remix dell’audio, ha aggiunto: “Da quando mio padre mi ha fatto il lavaggio del cervello da bambino facendomi ascoltare 'The Dark Side Of The Moon' in loop, i Pink Floyd sono diventati la mia band preferita. Sono 'i miei Beatles’, profondamente radicati nel mio Dna musicale. La prima volta che vidi Pompeii fu in una stampa sgranata in un cinema locale. Mi fece un’impressione incredibile: una musica rock libera e sperimentale, suonata da quattro musicisti che incarnavano l’essenza della coolness intellettuale. È stato un onore remixare la colonna sonora per accompagnare l’incredibile restauro di Lana Topham".