JAY Z & Kanye West

Watch The Throne

2011 (Roc-A-Fella/ Roc Nation/ Def Jam)
hip hop, r'n'b

È un groove denso, cupo e insinuante, accompagnato dalla voce della nuova promessa del soul Frank Ocean, ad aprire il tanto strombazzato e poi pluri-rinviato "Watch The Throne", e non certo prive di ombre sono state la sua gestazione e pubblicazione. Non è la prima volta che Jay-Z e Kanye West lavorano assieme, eppure l'idea di un intero album composto a quattro mani ha da subito solleticato la curiosità degli appassionati e inevitabilmente caricato il progetto di grosse aspettative, per giunta tradite nel momento in cui i due hanno pubblicato, mesi fa, il loro primo singolo, l'eccessivamente sontuoso e presuntuoso "H.A.M", cesellato come un pesante mobile rococò e ormai relegato a bonus track nell'edizione deluxe dell'album, quasi a voler aggirarne l'impasse.

Gli ultimi mesi sono stati particolari per entrambi, con Kanye West che si è ritrovato nella scomodissima posizione di dover bissare l'osannato, un po' inaspettatamente, "My Beautiful Dark Twisted Fantasy" e Jay-Z reduce dall'enorme riscontro commerciale di diversi singoli, ma sempre meno riverito dalla critica musicale. Sarà quindi forse per prudenza che finalmente l'album vede la luce quasi a sorpresa, quando nessuno quasi ne parlava più, accompagnato da molto meno rumore di quello che ci si aspetterebbe associato ai due nomi più importanti e influenti dell'hip-hop degli ultimi vent'anni. Anche l'iniziale idea, poi accantonata, di pubblicare l'album a nome The Throne sembrava quasi un voler metter le mani avanti e dichiarare che questo disco fosse un qualcosa di indipendente dal resto delle loro discografie.

Difficile però vederla sotto quest'ottica quando i tanti nomi coinvolti nella realizzazione dell'album sono praticamente gli stessi che prendevano parte alle loro ultime prove discografiche (molti di questi brani provengono dalle stesse session), e quando si ritrova la solita sfilza di imprevedibili citazioni/ricostruzioni, da James Brown ai Cassius, passando per Phil Manzanera.
Decisamente meno variopinto e concept rispetto all'ultima fatica di West e più rigoroso rispetto a quella di Jay-Z, "Watch The Throne" vede i due ergersi a paladini di una certa classicità hip-hop, che fa mostra con orgoglio delle proprie radici black quando rappano su un vecchio disco rotto di Otis Redding (o di Curtis Mayfield, in una delle quattro non imperdibili bonus track), quando sporcano di asperità blues una nostalgica e dolente "Gotta Have It" (a produrre sono dei Neptunes sempre più sobri) o come quando trasformano un loop di cori infantili in una avventurosa messa voodoo ("Murder To Excellence").

L'allarme incombente di "Welcome To The Jungle" e l'invettiva techno-rap da club futurista di "Who Gon Stop Me", così come la filastrocca cibernetica di "Niggas In Paris", riportano però a un presente sempre più elettronico e frenetico, evidenziando che un disco del genere ha anche, suo malgrado, il dovere morale di conquistare le classifiche statunitensi. E probabilmente ci riuscirà grazie al pop dolciastro e patriottico di "Made In America" e alle torride ritmiche di "That's My Bitch" (in cui sgomita una Elly Jackson sempre più vogliosa di conquistare gli States), o con una roboante e sfacciatamente catchy "Why I Love You" (forse il momento che più farà storcere il naso ai puristi) e soprattutto con una pirotecnica "Lift Off", che potrebbe ripetere l'exploit di "All Of The Lights" (stavolta il nome femminile di punta è, un po' prevedibilmente, quello della signora Carter, molto più convincente qui che in tutto il suo ultimo album).

"Watch The Throne" non è forse il capolavoro che era lecito aspettarsi ma è un disco solido e che sa intrattenere; i due artisti riconfermano la loro alchimia e non fanno a gara per rubarsi la luce dei riflettori, anzi, nonostante la mente sonora del progetto sia quella di West (e si sente ogniqualvolta è lui a entrare in scena), è spesso il rap di Jay-Z a dominare l'album e a impostare i pezzi. I due re possono dunque tirare un sospiro di sollievo: non indossano vestiti nuovissimi, ma sono tutt'altro che nudi e, nonostante non sembri più così inarrivabile, il loro trono è ancora ben saldo.

11/08/2011

Tracklist

  1. No Church In The Wild (feat. Frank Ocean)
  2. Lift Off (feat. Beyoncè)
  3. Niggas In Paris
  4. Otis (feat. Otis Redding)
  5. Gotta Have It
  6. New Day
  7. That's My Bitch (feat. Elly Jackson)
  8. Welcome To The Jungle
  9. Who Gon Stop Me       
  10. Murder To Excellence
  11. Made In America (feat. Frank Ocean)
  12. Why I Love You (feat. Mr. Hudson)
  13. Illest Motherf**ker Aliv (deluxe version)
  14. H.A.M (deluxe version)
  15. Primetime (deluxe version)
  16. The Joy (feat. Curtis Mayfield) (deluxe version)

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