AA. VV.

The Leopard Tape

2009 (Vade Retro)
garage-punk, psichedelia

La Vade Retro ha riproposto in questa prima metà del 2011 una sua compilation, uscita originariamente solo in cd-r nel 2009, di misconosciuti, ma validissimi gruppi garage-punk europei e americani. Si tratta di una raccolta di alto livello, che fu anche recensita, due anni fa, appena uscita, da Maximum Rock'n'Roll e da altre prestigiose riviste americane. Se fosse stata pubblicata dalla Bomp! o dalla Crypt, sicuramente i vari aficionados di suoni garage-punk sparsi per il globo, avrebbero fato carte false per accaparrarsi una copia di "The Leopard Tape".
Già la confezione grafica è tutto un programma: il cd è avvolto in un panno di tessuto leopardato color rosa schocking (!), che un po' ricordano i film di Russ Meyer (tipo "Faster Pussycat") e tutto quell'immaginario erotico-kitsch dei seventies americani.

Tutti gli otto gruppi partecipanti a questo progetto della Vade Retro sono di prima scelta e di eccezionale bravura. Si parte subito alla grande con gli irlandesi The Things, la cui "Demon Stomp" è puro inferocito garage revival, come solo gli Original Sins furono capaci di fare, una ventina di anni fa, in America. I climi si stemperano un po' con i Witchcraft e i Dr. Mesmer And The Invisibile Curve, le cui, rispettivamente, "Walk Between The Lines" e "What Gives", mostrano evidenti "omaggi" ossequiosi verso i Count Five e gli Standells, non scadendo però mai in una scontata e scadente riproposta oleografica.

I climi si rifanno roventi con i Welcomin' Committe In Flames e la loro indiavolata "Take Your Time", nella quale uno stridente organo farfisa sottolinea una forsennata danza da rave-up. Assai graziose sono le Wild Weekend ("Knowing Wondering Why"), tipico girl-group anni Sessanta sulla falsariga delle Ronettes e delle Crystals, a cui non manca neanche un adeguato wall of sound alla Phil Spector come stile produttivo.
Grandissimi sono gli Octagon Control. Ad ascoltare la loro "A Children's Story", pare di assistere ai Pere Ubu della "danza moderna" che jammano con gli Stooges. Anche lo swamp-rock sporchissimo, da reietti dei sottoscala, dei Wiggins ("Dog") avrebbe fatto invidia a Lux Interior e i suoi Cramps. Il disco va in gloria con i nove minuti finali di "No Game To Play" dei newyorkesi White Hills (l'unico gruppo qui presente a essere uscito dall'underground, grazie a un recente contratto discografico con la Thrill Jockey), che coniugano i climi infernali dei Suicide con uno space-rock di discendenza Faust e con la neo-psichedelia degli Spacemen 3.

Un mio consiglio spassionato è di riuscire ad accaparrarvi tutte (o buona parte) le uscite discografiche della Vade Retro, dato che sono stampate (immagino solo per ragioni economiche) in poche centinaia, se non decine, di copie. Non fatele diventare merce rara per collezionisti, fatele vostre!

17/06/2011

Tracklist

  1. The Things - Demon Stomp
  2. Witchcraft - Walk Between The Lines
  3. Dr. Mesmer And The Invisible Cure - What Gives
  4. Welcomin' Committee In Flames - Take Your Time
  5. Octagon Control - A Children's Story
  6. Wild Weekend - Knowing Wondering Why
  7. The Wiggins - Dog
  8. White Hills - No Game To Play

AA. VV. sul web