Yellow Magic Orchestra

Yellow Magic Orchestra

La Yellow Magic Orchestra (YMO) è stata una fondamentale band giapponese, antesignana dell'electropop e della musica elettronica.
Viene fondata nel 1978 a Tokyo da Haruomi Hosono, Ryuichi Sakamoto e Yukihiro Takahashi, artisti già attivi nel panorama musicale nipponico e dotati di un'ampia esperienza in generi diversi, dall'elettronica alla musica popolare.

Ryuichi Sakamoto (pianista dall'età di quattro anni e neolaureato all'Università delle Arti di Tokyo come compositore d'eccellenza, nonché esperto di musica tradizionale giapponese) era alla prime esperienze in studio e dal vivo, mentre Haruomi Hosono e Yukihiro Takahashi militavano già da anni in progetti orientati sul jazz e sulle più disparate ibridazioni rock. Il loro legame fu inizialmente quello di sessionmen, prima negli album di Hosono solista e poi nell'opera prima di Sakamoto, "Thousand Knives". Il clima creativo che sempre meglio andava miscelando le potenzialità dei suoi artefici concepì quelle geniali intuizioni melodiche che di lì a poco avrebbero portato non solo al consolidamento della band, ma anche a un improvviso picco di popolarità. Lo spirito sperimentale di Cage, la leggerezza dei Beatles e il formalismo dei Kraftwerk furono i capisaldi che ressero questa peculiare commistione d'elettronica zuccherina con suoni provenienti da ogni angolo del mondo: asiatico ed esotico, eclettico e ironico.

Il loro primo album omonimo, "Yellow Magic Orchestra" (1978), rappresenta una pietra miliare nella fusione tra elettronica, synth-pop e sonorità tradizionali giapponesi. Tra i brani più celebri di questo lavoro spiccano "Computer Game (Theme From The Invader)" e "Firecracker", che hanno conquistato il pubblico grazie al loro approccio futuristico e innovativo.

Nel 1979, il gruppo pubblicò "Solid State Survivor", considerato uno dei loro lavori più iconici e influenti. Questo album include successi come "Technopolis", che anticipa il sound techno di Detroit, e "Rydeen", dalla struttura complessa e dalla melodia accattivante. "Solid State Survivor" consolidò la reputazione di YMO come una band rivoluzionaria, capace di influenzare artisti internazionali e contribuire alla nascita di generi come il synth-pop e l'electrofunk.

Tra i loro lavori successivi, "BGM" (1981) e "Technodelic" (1981) si distinsero per un uso più sofisticato dei sequencer e dei campionatori, con brani come "1000 Knives" e "Seoul Music" che esplorarono atmosfere più scure e sperimentali. Questi album segnarono una fase diversa della band, spingendosi oltre le consuete strutture pop e addentrandosi in territori elettronici d'avanguardia.

Il gruppo si sciolse nel 1983, lasciando un'eredità che influenzò generazioni di musicisti. I membri intrapresero carriere soliste di successo: Sakamoto si affermò come straordinario autore e compositore di acclamate colonne sonore, tra cui quella per "L'Ultimo Imperatore", mentre Hosono e Takahashi continuarono a esplorare diversi progetti musicali.

Senza mai cedere a leziosità o cadere in soluzioni minimamente ruffiane, la Magica Orchestra Gialla è riuscita nell'intento di fusione di mille culture e sonorità, rifinendo il tutto con una straordinaria e originalissima patina di nipponismo, il loro vero marchio di fabbrica che li ha resi noti in tutto il mondo. Una matrice di lusso per un prodotto popolare, sgargiante bandiera di una musica nuova che sopravvive alla tecnologia e alle tendenze, dimostrando irriducibile flessibilità interpretativa e confermando instancabilmente un successo che ha fatto storia.

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