La fine dello scorso millennio e l'inizio del nuovo hanno rappresentato una piccola, grande rivoluzione nella scena musicale di Montréal, oltre l'italo-disco, il jazz e la musique actuelle.
La prima cosa cui si pensa è ovviamente il post-rock: i Godspeed You! Black Emperor, A Silver Mt. Zion e Esmerine. Poi il raggio si amplia e abbraccia pop, techno, indie ma anche sound art, field recording, drones e film music, dagli Arcade Fire ai BIG|BRAVE passando per la colonna sonora del film “Tu Dors Nicole” (2014) di Stéphane Lafleur, chiusa dal brano più celebre di Sean Nicholas Savage, "Disco Dancing".
Montréal è un coacervo di comunità provenienti da ogni parte del mondo ed è emblematica della loro proficua convivenza che si esprime soprattutto nell'incontro tra le arti guidato dalla musica, in cui convergono i linguaggi di film, danza, poesia, arti elettroniche e digitali.
È la città della Constellation e della Arbutus Records, collocata tra post-rock, songwriting e clubbing, tra arti performative e multimediali (Martin Messier, Godspeed, Jerusalem In My Heart, Fly Pan Am, Marie Davidson). È il luogo dove il corpo si scioglie in suono (Colin Stetson e Jason Sharp) e dove vengono accolti e incubati gli ultimi album di Vic Chesnutt ("North Star Deserter", 2007, e "At The Cut", 2009) e il progetto "Coin Coin" di Matana Roberts, il cui primo capitolo ("Gens de Couleur Libres", 2011) è stato registrato negli studi di Hotel2Tango da Radwan Moumneh (Jerusalem In My Heart, Land of Kush).
Buon ascolto... e buon viaggio!