Puntuali come le lenticchie nel cotechino, le classifiche di fine anno di Spotify aprono il classico dibattito su cosa sono stati gli ascolti degli italiani negli ultimi mesi e dove potrebbero andare in futuro. Certo, visto il protrarsi asfittico della musica rap made in Italy, per usare un’espressione cara ai governanti di oggi, c’è poco da stare tranquilli. Il primo dato che emerge suggerisce infatti stasi, dato che Sfera Ebbasta si conferma ancora una volta l'artista più ascoltato d'Italia sulla piattaforma streaming per antonomasia. Complice il nuovo album appena uscito, che il nostro sito ha salutato attraverso la recensione di Antonio Silvestri con un sonoro 5, condiviso a mani basse da chi vi scrive, il rapper, superstar, influencer e imprenditore di Cinisello Balsamo ha comunque sia bissato un successo più prevedibile dell’ennesimo pallone d’oro dato a Messi. Mentre su scala mondiale quella cosa un tempo chiamata hip-hop fatica a riemergere da un lento e fisiologico declino, che negli States ha già evidenziato un nuovo andazzo, arrendendosi all’irraggiungibile Taylor Swift, che svetta davanti a Bad Bunny, The Weeknd, Drake e Peso Pluma.
Insomma, le cose fuori dai confini italiani cambiano e si orientano verso il pop mainstream. E anche questa è una notizia. E invece i Maneskin? Anche quest’anno la band più divisiva sui social network si conferma il gruppo italiano più ascoltato all’estero, seguita dai Meduza e da Ludovico Einaudi. A scalare, nomi blasonati come quello di Laura Pausini, stabile al sesto posto, che diventa così l’artista italiana più ascoltata su Spotify nel mondo. Ecco, le donne. Spotify ha pensato di dividere tutto in base al sesso. Una scelta che cozza non poco con l’acceso dibattito socio-politico apertosi nel nostro paese nelle ultime settimane e non solo. In questa inopportuna distinzione, l’artista donna più ascoltata nello stivale è una certa ANNA, che guarda caso è anche uno dei volti di Equal, il programma globale di Spotify che promuove la parità di genere e celebra il contributo delle donne nel mondo dell’audio.
Dunque controsensi e paradossi si increspano come onde a riva e finiscono per restituire un senso generale di perdizione nel marasma di una scena sempre più affollata di controfigure create ad hoc e nei palazzi milanesi dell’industria discografica. È dunque un quadro generale stantio che mette anche un po’ di tristezza, visto che elettronica tout court, disco music, cantautorato, rock e dintorni restano alla porta e vengono salutati dai più (giovani) come generi alieni, mentre quello che un tempo veniva comunemente inteso come underground si raccoglie intorno a figure come Daniela Pes, che ovviamente (e per fortuna, direbbero i più snob) dista diversi megaparsec dai piani alti di Spotify, il che espone tutta la ciurma degli ascoltatori di “musica alternativa” a un ulteriore e impietoso confronto/scontro generazionale, dai toni sempre più inopportuni e talvolta imbarazzanti.
C’è poi Sanremo con il suo bel carico di singoli virali che inondano ogni cosa nei primi sei mesi dell’anno. Guarda caso quest’anno se ne contano ben tre di brani sanremesi nella top ten delle canzoni, guidata così com’è da “Cenere” di Lazza. Mentre in seconda e terza posizione troviamo “Gelosa” (feat. Shiva, Sfera Ebbasta, Guè) di Finesse e “Vetri neri” di Ava, ANNA (ci risiamo) e Capo Plaza. E ancora “Come vuoi” di Geolier, altro mattatore del 2023 secondo Spotify, e “Quevedo: Bzrp Music Sessions, Vol. 52 di Bizarrap” e Quevedo. La top ten delle canzoni è quindi anch’essa una questione tutta italiana, con il rapper di Secondigliano appena citato che addirittura figura tre volte. Suo è infatti anche l’album più ascoltato, “Il coraggio dei bambini”, seguito da “Sirio” di Lazza e “La Divina Commedia” di Tedua. Dunque ancora rap, rap e rap. O comunque qualcosa di vagamente simile a quella cosa diffusasi dal Bronx oltre l’Atlantico a suo tempo.
A questo punto, la domanda, come direbbe Antonio Lubrano, presentatore che il 99% degli ascoltatori abituali di Spotify siamo sicuri non ricorderebbe neanche di striscio, nasce spontanea: quando usciremo da questa palude? Se i conti tornano e il nostro paese continua a mostrarsi provincia dell’Impero, ne verremo fuori tra almeno due anni, ossia quando il declino dei rapper, già iniziato negli States da qualche tempo dopo anni di dominio assoluto, inizierà a manifestarsi anche dalle nostre parti. Meglio tardi che mai, direbbero gli amanti del “ruock” alternativo e i cinquantenni sui social. Questa però è una faccenda ancor più complicata, perché se l’ondata rap ha una sua connessione intrinseca con i sistemi di fruizione contemporanei dell’ascolto, è altrettanto vero che c’è una fetta alquanto silenziosa e importante che se ne frega e a Spotify preferisce molto altro, a cominciare dai vinili delle star del k-pop. È una trincea tutta da scoprire. Non tanto per sfizio ma per poter sbirciare almeno per qualche secondo nella pianta della scarpa e salutare con gioia quel fottuto sassolino.
Artisti più ascoltati in Italia
1. Sfera Ebbasta
2. Geolier
3. Lazza
4. Shiva
5. Guè
6. Tedua
7. Marracash
8. Pinguini Tattici Nucleari
9. Capo Plaza
10. thasup
Artiste più ascoltate in Italia
1. ANNA
2. Taylor Swift
3. Madame
4. Annalisa
5. Elodie
6. Rose Villain
7. Shakira
8. Rosalía
9. Lana Del Rey
10. Rihanna
Artisti italiani più ascoltati all’estero
1. Måneskin
2. MEDUZA
3. Ludovico Einaudi
4. Gabry Ponte
5. Antonio Vivaldi
6. Laura Pausini
7. Eros Ramazzotti
8. Gigi D'Agostino
9. Andrea Bocelli
10. Baby Gang
Le canzoni più ascoltate
1. “Cenere” di Lazza
2. “Gelosa (feat. Shiva, Sfera Ebbasta, Guè)” di Finesse
3. “Vetri Neri” di Ava, ANNA e Capo Plaza
4. “Come Vuoi” di Geolier
5. “Quevedo: Bzrp Music Sessions, Vol. 52” di Bizarrap e Quevedo
6. “Hoe (feat. Sfera Ebbasta)” di Tedua e Sfera Ebbasta
7. “X Caso (feat. Sfera Ebbasta)” di Geolier e Sfera Ebbasta
8. “Il Male Che Mi Fai (feat. Marracash)” di Geolier e Marracash
9. ”Supereroi” di Mr.Rain
10. “Tango” di Tananai
Gli album più ascoltati
1. “Il coraggio dei bambini” di Geolier
2. “Sirio” di Lazza
3. “La Divina Commedia” di Tedua
4. “Milano Demons” di Shiva
5. “Fake News” dei Pinguini Tattici Nucleari
6. “c@ra++ere s?ec!@le” di Thasup
7. “Materia (Prisma)” di Marco Mengoni
8. “Madreperla” di Guè
9. “Rave, eclissi” di Tananai
10. “10” di Drillionaire